Il 26 maggio del 2004 è stato presentato alla biblioteca San Giovanni di Pesaro il libro di Daniele Guastini, Prima dell'estetica. Poetica e filosofia nell'antichità (2003, Roma-Bari, Editori Laterza, pp. 218). In quell'occasione, hanno discusso con l'autore del rapporto tra arte e verità – come si è caratterizzato nel suo percorso epocale, dalla classicità greca alla nascita dell'estetica moderna – alcuni studiosi dell'Università di Urbino: Augusto Illuminati, Liana Lomiento e Graziella Travaglini.
Il testo ha aperto un ampio scambio di idee, che ha trovato espressione non unicamente in quella occasione, ma ha avuto la sua eco, all'interno dell'Università di Urbino, in numerosi altri contesti di riflessione e di discussione. Uno dei motivi, che può dare conto di questa capacità di produrre un proficuo dibattito scientifico, è certamente il fatto che l'autore ci propone, attraverso alcuni concetti e tematiche fondamentali della poetica e dell'estetica, un'interpretazione forte e radicale della storia del pensiero, che induce a riflettere e pronunciarsi su quello che è stato il percorso epocale che ci ha costituito. Questa interpretazione viene compiuta attraverso una ricognizione nelle poetiche dell'antichità – che costituisce la parte essenziale del libro – a partire dalla quale l'autore si apre anche alla lettura di ciò che viene dopo la poetica antica, definita essenzialmente da un legame costitutivo tra arte e verità.
I testi che seguono sono gli interventi, rielaborati successivamente, di Liana Lomiento e Graziella Travaglini.
Daniele Guastini insegna Poetica e retorica all'Università di Roma La Sapienza. Tra le sue pubblicazioni, Come si diventava uomini. Etica e poetica nella tragedia greca (1999). Ha collaborato al volume di Pietro Montani, Arte e verità dall'antichità alla filosofia contemporanea. Un'introduzione all'estetica.